maggio 30, 2015

IRAN. Concorso di vignette anti Isis organizzato dall'irancartoon.com


Organizzato a Teheran un concorso di vignette contro lo Stato sedicente Islamico che si concluderà con la premiazione del vincitore il 31 maggio.


A dare la notizia è l’agenzia Irna, Agenzia di Stampa della Repubblica Islamica. Il concorso è stato organizzato dalla Casa della Vignetta dell’Iran, irancartoon.com  che rimanda al sito arabo della manifestazione, dove è visibile la galleria completa.



Tra gli obiettivi del concorso vi è anche quello di svelare il volto dei sostenitori dell’Isis, tra cui USA, Israele, Turchia e Arabia Saudita.







Oltre 280 opere, provenienti da circa 40 paesi (tra cui anche l’Italia), sono esposte in quattro centri culturali della capitale: Bahman, Arasbaran, Aftab e Osveh.

L'Iran è impegnato nell'attività internazionale a sostegno dell'esercito iracheno contro le milizie dell'Isis che attualmente hanno conquistato gran parte del territorio siriano e iracheno arrivando a Palmyra e Ramadi, due città situate in prossimità delle capitali Damasco e Baghdad.





maggio 01, 2015

MIGRAZIONI. Risoluzione dell'Europarlamento: adottare un sistema vincolante di quote per la ripartizione dei rifugiati e ampliare il mandato Triton per le operazioni di soccorso.




PARLAMENTO EUROPEO
Comunicato stampa

Con Risoluzione del 29 aprile 2015 “sulle recenti tragedie nel Mediterraneo e sulle politiche dell'UE in materia di migrazione e asilo (2015/2660(RSP)”, il Parlamento Europeo ha chiesto che l’Unione Europea adotti un sistema vincolante di quote per la ripartizione dei richiedenti asilo ed un ampliamento dell’operazione Triton per le operazioni di soccorso.

Questo il testo del comunicato stampa dell'Europarlamento che sintetizza il contenuto della risoluzione (leggibile qui).

L'UE dovrebbe fare tutto il possibile per evitare ulteriori perdite di vite umane in mare, ad esempio ampliando il mandato dell'operazione "Triton" per includere anche "le operazioni di ricerca e soccorso a livello di UE. I deputati chiedono inoltre alla Commissione di fissare una quota vincolante per la ripartizione dei richiedenti asilo tra tutti gli Stati membri e più finanziamenti ai programmi di reinsediamento.

Nella risoluzione, approvata con 449 voti a favore, 130 contrari e 93 astensioni, peraltro non vincolante per il Consiglio Europeo, si afferma:
  • I deputati invitano l'UE e i suoi Stati membri "a definire un mandato chiaro per Triton, in modo da ampliarne l'ambito di intervento e il mandato per le operazioni di ricerca e soccorso a livello di UE" (attualmente, Triton è coordinato dall'agenzia UE Frontex e la sua missione si estende fino a 30 miglia nautiche dalle coste italiane).
  • Gli Stati membri dovrebbero "fare tutto il possibile per identificare i corpi e le persone scomparse" e "fornire le risorse necessarie a garantire che gli obblighi di ricerca e soccorso siano di fatto rispettati", incluso un aumento di fondi per Frontex e l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (EASO).
  • Il Parlamento chiede che "sia messa a punto un'operazione umanitaria europea di ricerca, solida e permanente, che, come Mare Nostrum, sia operativa in alto mare e alla quale contribuiscano tutti gli Stati membri sia con risorse finanziarie che con attrezzature e mezzi" e sollecita l'UE a cofinanziare tale operazione.


Rafforzare la solidarietà e la condivisione delle responsabilità tra i paesi dell'UE

Il Parlamento deplora che il Consiglio europeo del 23 aprile non si sia impegnano per istituire un meccanismo vincolante di solidarietà in tutta l'UE.

Per rispondere alle recenti tragedie nel Mediterraneo con "solidarietà e equa ripartizione della responsabilità", i deputati affermano che:
  • la Commissione europea dovrebbe fissare una "quota vincolante" per la ripartizione dei richiedenti asilo tra tutti i paesi UE;
  • gli Stati membri dovrebbero utilizzare appieno le possibilità esistenti per il rilascio dei visti umanitari e prendere in seria considerazione la possibilità di applicare la direttiva del 2001 sulla protezione temporanea oppure l'articolo 78, paragrafo 3, TFUE, i quali prevedono entrambi un meccanismo di solidarietà in caso di afflusso massiccio e improvviso di sfollati;
  • i paesi dell'Unione europea dovrebbero fornire un maggiore contributo ai programmi di reinsediamento esistenti, le regole del sistema europeo comune di asilo devono essere rapidamente e integralmente recepite nel diritto nazionale e attuate da tutti gli Stati membri partecipanti.

Cooperazione con i paesi terzi e lotta contro gli scafisti

La risoluzione chiede un più stretto coordinamento delle politiche dell'UE e degli Stati membri nell'affrontare le cause all'origine della migrazione e una maggiore cooperazione con i paesi partner in Medio Oriente e in Africa.

Chiede anche sanzioni penali il più possibile severe contro la tratta di esseri umani e il traffico di migranti ed esorta gli Stati membri e le agenzie dell'UE a collaborare più strettamente per individuare e tracciare il finanziamento di queste reti criminali e identificare il loro modus operandi, per impedire loro di arricchirsi mettendo a repentaglio la vita dei migranti.

Si denuncia che

Oltre 1500
persone hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo dall'inizio del 2015, secondo i dati dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni.

vengono svelate le lacune di Triton che il Consiglio Europeo intende invece mantenere in vita:
(guarda anche il video)

“Operazione congiunta coordinata da Frontex, pienamente operativa dal 1° novembre 2014.
Estensione fino a 30 miglia dalle coste italiane (non le aree dove stanno annegando i migranti).
Bilancio iniziale: 2,9 milioni di euro mensili, a fronte degli oltre 9 milioni di euro mensili che erano a disposizione di Mare Nostrum.
Il Consiglio Europeo del 23 aprile scorso si è impegnato a rafforzare l'operazione Triton aumentandone il finanziamento e i  mezzi, ma non il suo ambito di intervento”.