gennaio 01, 2016

TERRORISMO. Uniti contro il terrorismo. Per un nuovo anno nel segno dell'amicizia e della fratellanza.


Care  amiche e cari amici di Casa Africa,
nell'anno che si è chiuso abbiamo vissuto con angoscia e sgomento gli episodi che hanno insanguinato l’Europa, il Maghreb e il Medio Oriente.  Atrocità messe in atto dallo Stato del terrore (e di chi lo appoggia) sedicente islamico, ma le cui matrici religiose vengono puntualmente smascherate dall’analisi geopolitica degli osservatori di politica internazionale.

In realtà l’Islam è oggi preso in ostaggio per giustificare logiche di potere. Da chi vuole colmare il vuoto di potere lasciato da dittatori cacciati a furor di popolo durante la primavera araba, o eliminati a seguito di guerre dissennate.  Dietro questi scenari non c'è la religione, ma - per dirlo con le parole di Papa Francesco – “interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, e c’è l’industria delle armi...”.
Tuttavia questo marchio religioso, sebbene decisamente contestato dalle più autorevoli autorità religiose del mondo musulmano, alimenta la montante islamofobia che intossica il mondo occidentale con conseguenze nefaste per la civile convivenza e per la pace.
"Estremismo cancrena dell’Islam. Dobbiamo immunizzare la gioventù contro i fanatismi, gli estremisti e i terroristi che minano la nostra religione”. Questa è la parola d’ordine che è più volte circolata nei più importanti meeting dove si è riunito il ghota religioso del mondo islamico. Parola d’ordine a cui hanno fatto seguito iniziative concrete, come quella dell’Accademia per imam anti-jihadisti fondata in Marocco da re Mohammed VI.



Anche in Europa e in diverse città italiane la comunità musulmana si è mobilitata ed è scesa in piazza per gridare la propria  ferma condanna di chi usa l'Islam per commettere questi crimini. Ricordiamo in particolare il movimento not in my name (Video) e le manifestazioni di Roma e Milano   
Unità, fratellanza e rispetto nella diversità, è questa la strada per sconfiggere il terrorismo, il fanatismo e la islamofobia  che oggi ammorbano la nostra società e che si alimentano reciprocamente. Di fronte alle strategie geopolitiche dei grandi della terra sembra poco, ma da qui bisogna partire. 
Ecco alcune iniziative che si sono svolte in periodo natalizio in alcune città italiane nel segno dell'unità:

Milano
due giovani musulmani augurano buon Natale alla popolazione in piazza del Duomo.



Genova
Natale in moschea: un gruppo di cattolici ospiti del centro culturale islamico, Video.

  

Roma
Uniti per Natale Canti e Poesie Euro-mediterranee.




Mazara del Vallo
Mohammed El Mriéh, responsabile della Moschea di Mazara Vallo, assiste alla messa
di Natale nella chiesa di San Francesco, Link.


mg