L’Organizzazione
Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha reso noto che dall’inizio dell’anno ad
oggi sono oltre 2mila i migranti morti
nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere le coste europee. Un dato in
forte crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in cui furono 1.674
i migranti deceduti e, con tutta probabilità, destinato a superare le 3.279
unità del 2014.
Ma questi numeri potrebbero
essere ancora più elevati, avvisa l’OIM, dato che è impossibile avere dati
precisi e vi è la possibilità che vi siano imbarcazioni che sono affondate
senza essere state soccorse o persone
scomparse in mare che non si conosceranno mai più.
Dall’inizio dell’anno sono
circa 188mila i migranti soccorsi
nel Mediterraneo, grazie al potenziamento dell’operazione Triton, arrivati per
metà in Italia (97.000) e per metà in Grecia (90.500).
Le perdite maggiori si sono registrate
tra coloro che cercavano di raggiungere l’Italia (1.930 migranti deceduti, a
fronte dei 60 deceduti tra quelli che cercavano di raggiungere le coste greche)
a causa delle turbolenze e delle correnti che si registrano nel Canale di Sicilia nei 145 km che separano le
coste libiche da quelle italiane.
La chiusura delle frontiere terrestri
del Nord Europa e le politiche dei membri dell’UE fanno sì che molti migranti
scelgano la rotta più pericolosa del Mediterraneo.
Chi respinge le domande di
asilo nell’UE? Percentuali delle risposte negative e positive . Dati Eurostat 2014
Fonte euronews |
mg
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