Sono oltre 500.000
i rifugiati entrati nell'UE da inizio anno. 156.000 soltanto nel mese di agosto.
Mezzo milione di ingressi in
otto mesi è già quasi il doppio rispetto ai 280.000 migranti che erano arrivati
nell'UE in tutto il 2014.
Lo ha resto noto
l'agenzia per la gestione delle frontiere esterne dell'UE, FRONTEX.
In base alle conclusioni del rapporto dell'ACNUR, Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati, del
luglio scorso, la stragrande maggioranza delle persone che hanno attraversato il
Mediterraneo verso l'Europa sono fuggiti da guerre, conflitti o persecuzioni.
La crisi nel Mediterraneo è di conseguenza soprattutto una crisi di rifugiati.
Un terzo degli uomini, donne e bambini che sono arrivati via mare in
Italia o in Grecia provengono dalla Siria. Il secondo e terzo dei principali
paesi di provenienza sono l'Afghanistan e l'Eritrea.
Il rapporto mostra che la rotta del Mediterraneo orientale, dalla Turchia verso la Grecia, ha ormai superato quella del Mediterraneo centrale (dal nord Africa verso l'Italia) come la principale fonte di arrivi via mare.
"Mentre l'Europa discute sulle soluzioni migliori per affrontare la
crisi nel Mediterraneo, dobbiamo essere
chiari: la maggior parte delle persone che arrivano via mare in Europa sono
rifugiati, in cerca di protezione da guerre e persecuzioni", ha
dichiarato António Guterres, Alto Commissario delle Nazioni Unite per
Rifugiati.
In un articolo pubblicato su Il Sole 24 ore il 4 settembre scorso, Alberto
Negri mette a nudo le cause e le responsabilità di questo esodo epocale di
centinaia di migliaia di profughi che “marciano
con la morte addosso” verso l'Europa.
da foto gallery di Panorama |
“Le
analisi sui profughi si fermano al fenomeno dei rifugiati e non alle radici del
problema: le guerre intorno al Mediterraneo che sono arrivate dentro l'Europa
scuotendone le fondamenta....
La causa principale della crisi
migratoria è nel caos e nella destabilizzazione che gli Stati Uniti e l'Europa
con i loro alleati regionali hanno contribuito a provocare in Libia, Siria,
Iraq, Yemen, Somalia, Afghanistan. Tra questi pessimi alleati _ ma ottimi
clienti delle nostre industrie belliche _ si distinguono le monarchie del
Golfo: per abbattere Assad hanno appoggiato i peggiori jihadisti ma non
prendono in casa neppure un profugo siriano. L'Europa affronta adesso con
spirito più fattivo l'emergenza dei rifugiati ma esita ad analizzarne le cause
perché coinvolgono pesantemente le responsabilità occidentali. Accogliendoli
gli europei in un certo senso rimediano ai loro micidiali errori: anche questo
racconta con il suo lamento la risacca dei profughi del Levante”. Leggi tutto
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