Filastin in arabo significa Palestina. Naji Al-Ali è uno dei
suoi figli e ancora bambino ha dovuto lasciarla per diventare profugo, come la
maggioranza del popolo palestinese, a causa dell’occupazione da parte dello
Stato di Israele dei territori della Palestina, la Nakba.
Filastin è la terra
in cui non ha potuto fare ritorno,
Nato in un villaggio della Galilea nel 1936 e cresciuto in
un campo profughi nel sud Libano, Naji Al-Ali è stato assassinato nel 1987 a
Londra da una mano a tutt'oggi rimasta ignota mentre sostava di fronte alla
sede del giornale per cui lavorava. A tre decenni di distanza il
controterrorismo della Metropolitan police ha riaperto l'inchiesta.
Naji Al-Ali è sicuramente uno dei vignettisti più importanti
della storia del mondo arabo e alla sua morte ha lasciato un’eredità di oltre
40mila vignette che gli attirarono addosso numerose minacce di morte. Ancora
oggi le sue opere sono tra le più conosciute in Palestina e in Medio Oriente. I
campi profughi dentro e fuori la Palestina sono tappezzati da murales che
ripropongono le sue vignette, atto di accusa contro l’occupazione israeliana ma
anche contro le complicità politiche dei leader arabi. Il volume pubblicato in Italia, “Filastin. L’arte di resistenza del
vignettista palestinese Naji Al-Ali”, ne raccoglie oltre 175.
Il suo personaggio più famoso, HANDALA, è una vera e propria
icona della resistenza palestinese.
Un profugo palestinese che una volta andato via dalla sua
terra ha smesso di crescere. Un bambino scalzo, mal vestito, con pochi peli in
testa e senza scarpe, con le mani incrociate dietro la schiena che Al-Alì ha
sempre voluto rappresentare di spalle senza mai offrire il suo volto in segno di sdegno nei
confronti di ciò che sta accadendo alla sua terra.
Al-Ali dichiarò che Handala
avrebbe cominciato a crescere e si sarebbe girato solo quando il problema
palestinese si sarebbe risolto.
mg
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