"Sajjel
Ana Arabi" ("Registra, Io sono
un arabo!", pubblicata in inglese con il titolo "Carta d'identità")
è il titolo di questa canzone, trasposizione musicale della poesia del celebre
poeta palestinese Mahmud Darwish, qui eseguita dal cantante libanese George Qurmouz.
Affermazione
di un’identità negata, è diventata un inno in tutto il mondo arabo.
Traduzione
italiana dal sito canzoni contro la guerra
CARTA
D'IDENTITA'
Ricordate!
Sono un arabo
E la mia carta d'identità è la numero
cinquantamila
Ho otto bambini
E il nono arriverà dopo l'estate.
V'irriterete?
Ricordate!
Sono un arabo,
impiegato con gli operai nella cava
Ho otto bambini
Dalle rocce
Ricavo il pane,
I vestiti e I libri.
Non chiedo la carità alle vostre porte
Né mi umilio ai gradini della vostra camera
Perciò, sarete irritati?
Ricordate!
Sono un arabo,
Ho un nome senza titoli
E resto paziente nella terra
La cui gente è irritata.
Le mie radici
furono usurpate prima della nascita del tempo
prima dell'apertura delle ere
prima dei pini, e degli alberi d'olivo
E prima che crescesse l'erba.
Mio padre… viene dalla stirpe dell'aratro,
Non da un ceto privilegiato
e mio nonno, era un contadino
né ben cresciuto, né ben nato!
Mi ha insegnato l'orgoglio del sole
Prima di insegnarmi a leggere,
e la mia casa è come la guardiola di un
sorvegliante
fatta di vimini e paglia:
siete soddisfatti del mio stato?
Ho un nome senza titolo!
Ricordate!
Sono un arabo.
E voi avete rubato gli orti dei miei antenati
E la terra che coltivavo
Insieme ai miei figli,
Senza lasciarci nulla
se non queste rocce,
E lo Stato prenderà anche queste,
Come si mormora.
Perciò!
Segnatelo in cima alla vostra prima pagina:
Non odio la gente
Né ho mai abusato di alcuno
ma se divento affamato
La carne dell'usurpatore diverrà il mio cibo.
Prestate attenzione!
Prestate attenzione!
Alla mia collera
Ed alla mia fame!
Mahmud
Darwish محمود درويش (al-Birweh, 13 marzo 1941 – Houston, Texas, 9 agosto 2008)
è considerato tra i maggiori poeti in lingua araba.
Autore
di circa venti raccolte di poesie e sette opere in prosa, è stato altresì giornalista, direttore della rivista letteraria "al-Karmel" (Il Carmelo) e membro
del Parlamento dell’Autorità Nazionale Palestinese. I suoi libri sono stati
tradotti in più di venti lingue e diffusi in tutto il mondo. Solo una minima
parte di essi, però, è stata tradotta in italiano.
La
sua produzione letteraria ha ricevuto riconoscimenti internazionali e numerosi
premi, ma, ciò che più conta, è stato il riconoscimento che Darwish ha ricevuto dal
popolo palestinese. I suoi libri circolano di mano in mano e gente di tutte le
età ripete i suoi versi.
Trascorse
la sua vita tra arresti ed esili. Nel 1948, anno della Nabka, quando aveva solo
sette anni, la sua famiglia dovette scappare dalla città natale bombardata dal
neo-costituito stato di Israele che da allora
divenne potenza occupante.
mg
mg
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.